giovedì 17 aprile 2008

A cosa serve la certificazione?

La certificazione non è semplicemente un adempimento burocratico e uno strumento di controllo (da parte della pubblica amministrazione) della classe energetica del parco edifici.

I proprietari/acquirenti, infatti, con la certificazione dispongono di uno strumento di trasparenza sulla qualità energetica dell’alloggio acquistato.

Il costo della certificazione è quindi un investimento che oltre a fornire la classe energetica dell'edificio (cioè lo stato energetico attuale) guida gli occupanti dello stesso ad una gestione energeticamente più oculata, indicando eventuali interventi atti a migliorare l'efficienza energetica (comportamento nell'utilizzo degli impianti di climatizzazione, opportunità di un isolamento termico dell'involucro e della sostituzione impianti inclusi i sistemi di regolazione, ecc).

Infine la certificazione è uno strumento di mercato, in quanto un edificio di classe A o B vale di più sul mercato immobiliare rispetto ad edifici di dimensioni, ubicazione ed aspetto analoghi ma che risultano più energivori (classi C, D o successive). Ciò Vale sia per gli edifici nuovi che per quelli esistenti.

Ecco qualche confronto pubblicato dal Sole24h ediz. pomeridiana del 17/4/08, sull' impatto della classe energetica dell'immobile sul suo valore (per mq)
CLASSE A +450 € ** CLASSE B +350€ ** CLASSE C +250€ ** CLASSE D +150€ ** CLASSE E zero€ ** CLASSE F -200€ ** CLASSE G -250€

IL FOTOVOLTAICO
L'impianto fotovoltaico gode dell'incentivo "conto energia" (commisurato all'energia elettrica prodotta dall'impianto stesso e valevole per 20 anni, variabile da 36 a 49 cent€ per kWh) e pertanto tali impianti (e le relative installazioni) non godono anche della detrazione del 55%

LA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA. Mentre per generici interventi di ristrutturazione edilizia la detrazione è (anche per il 2008) pari al 36%, per interventi di riqualificazione energetica esso risulta pari al 55%: per ottenere quest'ultimo beneficio è sufficiente inoltrare all'ENEA l'attestato di certificazione (o qualificazione) energetica unitamente alla scheda informativa degli interventi eseguiti, come indicato nel sito dell'ENEA http://www.acs.enea.it/
E' importante sottolineare che non può esserci doppia detrazione (55% e 36%) per i medesimi interventi, per cui le fatture vanno tenute distinte per ciascuna attività (ristrutturazione generica, riqualificazione energetica).

Ecco di seguito alcune regole di buon comportamento energetico e ambientale:
1. non regolare il riscaldamento oltre i 20° e mantenere un regime attenuato (p.es.18°) se l'ambiente è non abitato per molte ore
2. se si devono cambiare i serramenti, approfittarne per installare vetri almeno doppi e bassoemissivi, con telaio adeguato
3. revisionare la caldaia regolarmente e in caso di sostituzione approfittarne per installare una caldaia a condensazione o una pompa di calore ad alta efficienza
4. abbattere i consumi di energia elettrica attraverso un uso parsimonioso ed oculato degli apparecchi elettrici e sostituendo i vecchi elettrodomestici (frigo, lavatrici, ecc.) con modelli ad alta efficienza (classi A, A+ o superiori). Se possibile sostituire le vecchie lampade ad incandescenza con le nuove a basso consumo.

Trasparenza e convenienza
Lo strumento dell'attestato di certificazione energetica garantisce trasparenza per chi acquista l'immobile (l'acquirente è informato sulla classe energetica di appartenenza del suo futuro immobile e quindi può stimare se consumerà molta o poca energia per il riscaldamento dell'ambiente in cui andrà ad abitare) e permette a chi abbia riqualificato energeticamente il proprio immobile (isolamento termico delle pareti, sostituzione impianto termico, ecc) di usufruire delle agevolazioni fiscali.
Altri dettagli sono disponibili nel blog del collega ing. Sfragara http://ingfilipposfragara.blogspot.com/

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